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15/02/2016

ROMA ALLA FINESTRA AL TEATRO TESTACCIO

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Due atti unici, due storie, due sentimenti ma una sola città: Roma.
Una vera e propria burla contenuta nel primo atto unico Il “Marchese Don Giovanni” in cui si vuole ancora una volta affrontare il tema del denaro e del valore che esso assume all’interno di una società in piena trasformazione tecnologica. Il ruolo del nobile ricco visto come mediatore fra il viver gaudente, ed il moralismo, che si tramanda di generazione in generazione. Quali persone realmente ci stimano e ci vogliono bene? Chi di noi non morirebbe solo per un giorno al fine di vedere con chi ha realmente a che fare, per poi tornare e riscuotere tutti i conti?
Nel secondo atto unico torna l’amore e la passione del regista Felice Sandro Leo per il grande drammaturgo Ettore Petrolini con un ricercato e raro testo praticamente inedito, dal sapore agrodolce. Abat Jour è una storia che accarezza i sentimenti tra padre e figlia ma che non disdegna di dare il giusto valore all’essere uomo.